COME SI PARTECIPA

COME SI PARTECIPA ALLE COSTELLAZIONI FAMILIARI DELL'ANIMA



(Dr. Teresa Piacentini, 14.5.2016)


-   Le Costellazioni vengono registrate. Verrà inviato a ciascuno il file della propria costellazione da riascoltare tutti i giorni per 28 giorni, periodo necessario per modificare i circuiti neuronici.
-   Le costellazioni familiari dell'Anima si svolgono in gruppo. L'armonizzazione della persona e lo scioglimento della memoria transgenerazionale è facilitato dal conduttore, aiutato dall’intero gruppo, e alla fine «avviene per la capacità di autoguarigione insita nella persona stessa» (M.H. Erickson).
-   Tutto il gruppo quindi si impegna a mantenere il segreto professionale rispetto a ciò che esce dalla costellazione, e si impegna a osservare le norme sulla privacy riguardo ai nomi e alle storie dei partecipanti, a meno di avere il loro permesso scritto.
-   Dopo la costellazione è bene non parlarne e non commentarla con nessuno per 4 settimane.
-   Quello che viene armonizzato nel lavoro sistemico sono le memorie ereditate attraverso il DNA, oppure le memorie dolorose della propria stessa vita. Dal momento che l’inconscio si forma nei primi anni di vita del bambino, queste memorie possono anche non corrispondere alla realtà. Ad esempio: se la mamma è assente per lavoro e torna solo alla sera stanca, il bambino piccolo risentirà di questa situazione come di un vero e proprio abbandono. La memoria che emergerà durante la costellazione sarà quindi una memoria di abbandono, anche se nella realtà, nelle intenzioni della mamma, non vi era nulla di tutto ciò. A motivo di ciò, non bisogna mai far coincidere ciò che emerge dalla costellazione con il reale vissuto delle persone e delle loro famiglie.
-   Nel lavoro sistemico i dialoghi devono parlare all’inconscio. Alle volte questi dialoghi sono tali da essere sentiti come contraddittori dalla mente conscia. Ad esempio: il soggetto, a livello conscio, non fa altro che cercare la felicità, ma a livello inconscio subisce un vero e proprio auto-sabotaggio. Per cui molti dei dialoghi che vengono fatti durante il lavoro sistemico possono anche non essere condivisi dalla mente conscia. Bisogna semplicemente ripetere i dialoghi e le parole senza pensare alla loro coerenza con quello che viene percepito dalla mente conscia.
-   Ciascuno di noi ha molte parti dentro di sé. In particolare, alcune parti di noi sono ferme a un momento doloroso, oppure sono ferme a una memoria ereditata che viene sentita come presagio del futuro. Quello che si mette in campo non è mai l’intera persona, ma quella parte della persona che è legata e immobilizzata da un evento doloroso o da una memoria. Per questo motivo non bisogna mai farsi un’idea di una persona in base a quello che emerge dal lavoro sistemico.
-   È anche possibile mettere in campo forze ed energie spirituali, che aiutano la persona a proiettarsi verso il futuro. Tutto ciò che avviene nel campo è in funzione della armonizzazione dell’inconscio della persona e delle sue memorie.

Breve bibliografia:

Hellinger, B., Ciò che agisce, Lettere terapeutiche, Accademia, Roma 2008.
Hellinger, B., Il grande conflitto, La psicologia della distruttività e le strade della riconciliazione, Urra, Milano 2006.
Hellinger, B., Il viaggio interiore, Tecniche nuove, Milano 2008.
Hellinger, B., L’evoluzione delle costellazioni familiari, Dagli ordini dell’amore alle costellazioni familiari spirituali, Tecniche nuove, Milano 2011.
Hellinger, B., Riconoscere ciò che è: la forza rivelatrice delle costellazioni familiari, Dialoghi con Gabriella ten Hövel, Feltrinelli, Milano 2011.
Schützenberger, A.A., La sindrome degli antenati, Psicoterapia transgenerazionale  e i legami nascosti nell’albero genealogico, Di Renzo Editore, Roma 142014.
Schützenberger, A.A., Psicogenealogia, Guarire le ferite familiari e ritrovare se stessi, Di Renzo Editore, Roma 22011.