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Le Costellazioni vengono registrate.
Verrà inviato a ciascuno il file della propria costellazione da riascoltare
tutti i giorni per 28 giorni, periodo necessario per modificare i circuiti
neuronici.
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Le costellazioni familiari dell'Anima si
svolgono in gruppo. L'armonizzazione della persona e lo scioglimento della memoria transgenerazionale è facilitato dal conduttore, aiutato dall’intero gruppo, e alla fine «avviene per la capacità di
autoguarigione insita nella persona stessa» (M.H. Erickson).
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Tutto il gruppo quindi si impegna a
mantenere il segreto professionale rispetto a ciò che esce dalla costellazione,
e si impegna a osservare le norme sulla privacy riguardo ai nomi e alle storie
dei partecipanti, a meno di avere il loro permesso scritto.
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Dopo la costellazione è bene non parlarne
e non commentarla con nessuno per 4 settimane.
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Quello che viene armonizzato nel lavoro sistemico
sono le memorie ereditate attraverso il DNA, oppure le memorie dolorose della propria stessa vita. Dal momento che l’inconscio si forma nei
primi anni di vita del bambino, queste memorie possono anche non corrispondere
alla realtà. Ad esempio: se la mamma è assente per lavoro e torna solo alla
sera stanca, il bambino piccolo risentirà di questa situazione come di un vero
e proprio abbandono. La memoria che emergerà durante la costellazione sarà
quindi una memoria di abbandono, anche se nella realtà, nelle intenzioni della
mamma, non vi era nulla di tutto ciò. A motivo di ciò, non bisogna mai far
coincidere ciò che emerge dalla costellazione con il reale vissuto delle
persone e delle loro famiglie.
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Nel lavoro sistemico i dialoghi devono parlare
all’inconscio. Alle volte questi dialoghi sono tali da essere sentiti come
contraddittori dalla mente conscia. Ad esempio: il
soggetto, a livello conscio, non fa altro che cercare la felicità, ma a livello
inconscio subisce un vero e proprio auto-sabotaggio. Per cui molti dei dialoghi
che vengono fatti durante il lavoro sistemico possono anche non essere
condivisi dalla mente conscia. Bisogna semplicemente ripetere i dialoghi e le
parole senza pensare alla loro coerenza con quello che viene percepito dalla
mente conscia.
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Ciascuno di noi ha molte parti dentro di
sé. In particolare, alcune parti di noi sono ferme a un momento doloroso,
oppure sono ferme a una memoria ereditata che viene sentita come presagio del
futuro. Quello che si mette in campo non è mai l’intera persona, ma quella
parte della persona che è legata e immobilizzata da un evento doloroso o da una memoria.
Per questo motivo non bisogna mai farsi un’idea di una persona in base a quello
che emerge dal lavoro sistemico.
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È anche possibile mettere in campo forze
ed energie spirituali, che aiutano la persona a proiettarsi verso
il futuro. Tutto ciò che avviene nel campo è in funzione della armonizzazione dell’inconscio della persona e delle sue memorie.
Breve bibliografia:
Hellinger,
B., Ciò che agisce, Lettere terapeutiche, Accademia, Roma 2008.
Hellinger,
B., Il grande conflitto, La psicologia della distruttività e le
strade della riconciliazione, Urra, Milano 2006.
Hellinger,
B., Il viaggio interiore, Tecniche nuove, Milano 2008.
Hellinger,
B., L’evoluzione delle costellazioni familiari, Dagli ordini dell’amore alle
costellazioni familiari spirituali, Tecniche nuove, Milano 2011.
Hellinger,
B., Riconoscere ciò che è: la forza rivelatrice delle costellazioni
familiari, Dialoghi con Gabriella ten Hövel, Feltrinelli, Milano 2011.
Schützenberger,
A.A., La sindrome degli antenati, Psicoterapia transgenerazionale e i legami nascosti nell’albero genealogico,
Di Renzo Editore, Roma 142014.
Schützenberger,
A.A., Psicogenealogia, Guarire le ferite familiari e ritrovare se stessi,
Di Renzo Editore, Roma 22011.